Lindt

Il cioccolato al peperoncino

Creare un cioccolato pregiato richiede passione, dedizione e impegno nella ricerca del risultato perfetto, qualità che i maîtres chocolatiers Lindt hanno continuato ad affinare negli anni, dal 1845 ad oggi.
Con la linea Excellence Lindt è riuscita a unire la purezza del cacao a un gusto rotondo, morbido, vellutato, piacevole, che vi sorprenderà. Con Excellence Peperoncino, l’aroma intenso e amaro del miglior cioccolato si combina con il tocco piccante del peperoncino conferendo alla tavoletta un gusto unico. Cioccolato e peperoncino è un connubio antichissimo, gli atzechi e i maya usavano bevande al cioccolato a cui aggiungevano la spezia per aumentarne le proprietà afrodisiache. Lindt, dall’alto della sua esperienza, ha creato un cioccolato squisito che va gustato con i cinque sensi come suggerito dai loro maestri chocolatier per percepirne tutte le qualità che lo rendono speciale:
  • vista: guardate la vostra tavoletta, è liscia, lucente, con un colore uniforme
  • tatto: accarezzate la vostra tavoletta, liscia e vellutata
  • udito: spezzate un quadratino di cioccolato, si deve sentire un rumore secco e chiaro, i bordi devono essere netti e lisci
  • olfatto: inspirate profondamente e apprezzate tutti i profumi equilibrati e persistenti che vengono emanati
  • gusto: lasciate fondere lentamente in bocca il vostro pezzetto e imparate a distinguere l’aroma del cacao, la forza dello zucchero e i sapori delle altre sostanze aggiunte: in questo caso, il pizicorino finale del peperoncino che offre un equilibrio perfetto con il gusto del cioccolato.

La storia di Lindt

Rodolphe Lindt- un ventiquattrenne maestro pasticcere, figlio di un farmacista – nel 1879 acquistò, vicino a Berna, due fabbriche danneggiate da un incendio e qualche vecchio macchinario con l’intenzione di produrre cioccolato, in grado di primeggiare tra tutti gli altri presenti sul mercato. A quel tempo il cioccolato era una sostanza friabile, grezza e abbastanza amara, che veniva pressata a mano negli stampi. Suo fratello August, anche lui farmacista, aveva espresso l’opinione che fosse necessario estrarre l’umidità, che cristallizzava lo zucchero, dalla pasta di cioccolato durante il processo di lavorazione. August suggerì anche di aggiungere del burro di cacao per rendere liscia e omogenea la consistenza della pasta. La pasta che Rodolphe Lindt riuscì a ottenere, dopo tre giorni e tre notti di ininterrotta miscelazione, era di gran lunga diversa da quella tradizionale. Questa scura, setosa, lucida massa di cioccolato era facile da plasmare e si scioglieva facilmente in bocca. Era in grado di far percepire in pieno il suo suadente aroma ed era, senza dubbio, unica e di gran lunga superiore a tutte le altre. Lindt chiamò il suo cioccolato “fondant”, letteralmente “che si fonde in bocca”. Il concaggio, il processo di agitare e mescolare la pasta per ore e ore, fu la scoperta di Lindt. L’aggiunta del burro di cacao, mentre la pasta veniva scaldata dal processo interno di frizione e l’uso di varietà di cacao differenti, con delle percentuali particolari, furono processi essenziali al successo del cioccolato Lindt.