Peperoncino, piacere o dolore?

Quando mettiamo in bocca un cibo piccante quello che percepiamo non è un sapore, è piuttosto una sensazione di forte calore mediata dalle fibre nervose che trasmettono al nostro cervello un vero e proprio messaggio di dolore. Una sensazione simile a quella che si prova mettendo in bocca un boccone che scotta. Ma si tratta di calore e dolore virtuali poiché in bocca non abbiamo niente che scotti. I ricercatori si sono chiesti perchè per alcune persone sia piacevole provare un dolore, anche se lieve, mangiando.

La prima spiegazione, secondo alcuni esperti di comportamento, è che amiamo i peperoncini perchè ci fanno bene: diminuiscono la pressione arteriosa, aumentano la salivazione, cosa positiva se stiamo seguendo una dieta noiosa e facciamo fatica a ingurgitare i cibi. Secondo il dott. Rozin, dell’Università della Pensylvania, i benefici che possiamo ottenere dal peperoncino, e in genere dalle spezie piccanti, sono troppo pochi per avere condizionato il nostro comportamento. Egli afferma che chi ama il sapore piccante è un masochista benigno. Effettuando dei test su persone appassionate del piccante, e domandando quale dose di peperoncino era l’ideale per loro, la risposta generale è stata “la più alta quantità che riesco a sopportare, appena al di sotto di una soglia di dolore insopportabile”.

La capsaicina, la sostanza che produce la sensazione di piccante nel peperoncino- ma anche altre sostanze come la piperina, contenuta nel pepe, che quando è ingerita provoca questa sensazione di dolore e piacere- scatena indirettamente nel nostro cervello il rilascio di una gran quantità di endorfine, ormoni endogeni dotati di proprietà analgesiche simili a quelle della morfina e dell’oppio… ma molto più potenti. Come la morfina, le endorfine rilasciate in circolo provocano un leggero stato di euforia, seguito in qualche caso da sonnolenza. La quantità di endorfine rilasciata è direttamente proporzionale al grado di “dolore” trasmesso dalle fibre nervose e questo è direttamente proporzionale alla quantità di peperoncino che si mette in bocca. E forse ciò può spiegare perchè alcune persone sviluppano una specie di “dipendenza” dai cibi molto piccanti. D’altronde è facile capire perchè questa reazione sia piacevole: una simile produzione di endorfine è rilevabile anche alla fine di un rapporto sessuale. Per apprezzare il piccante occorre molta pratica, le persone che sin da piccole sono state abituate a ingerire peperoncini, sono quelle che più li apprezzano.

Ted Barrus, uno dei re del peperoncino

In America vi sono molte gare a cui partecipano gli amanti del peperoncino. Uno dei più appassionati è Ted Barrus, un trentasettenne, che si definisce Ted the fire breathing idiot, (ci sono molti video su You tube) che è diventato famoso come assaggiatore di peperoncini e , come egli stesso dice, si dedica ormai solo a “quelli ritenuti nucleari come il Trinidad Moruga scorpion, che raggiunge il valore di 12.000 nella scala di Scoville”. Egli afferma che “….dopo avere mangiato 6 peperoncini nucleari (nel video si vede chiaramente che inizia a piangere, gemere e sembra un po’ stordito) nonostante l’incredibile e doloroso bruciore, che persiste per 20 minuti, i 40 minuti successivi mi danno sensazioni così straordinarie, mi sento così euforico da dimenticare il dolore provato”.