Dall’India i vestiti alle spezie

Lo Spice Board, ente governativo indiano  che ha come missione quella di promuovere le spezie nel mondo, sta sponsorizzando la produzione e la diffusione di stoffe tinte a mano utilizzando alcune spezie tra le quali il cardamomo, la curcuma, la noce moscata, lo zenzero e il chiodo di garofano, seguendo le regole della medicina Ayurvedica. La tecnica della tintura dei tessuti con coloranti naturali è molto antica in Oriente e risale addirittura all’inizio dell’era cristiana. E’ continuata fino a quando i coloranti chimici hanno preso il sopravvento, tranne per piccole produzioni locali.

In questi ultimi anni c’è stata una rinascita della tessitura manuale e della colorazione con sostanze naturali, caldeggiata dal governo indiano e dai medici che seguono la medicina ayurvedica per la produzione di “ vestiti alle spezie”. I prodotti che escono da queste tessiture sono organici, biodegradabili, totalmente privi di sostanze chimiche e hanno la proprietà di trasmettere alla pelle le proprietà benefiche delle sostanze utilizzate.

La produzione

Il processo inizia con la  filatura di fibre al 100% naturali come il cotone, senza utilizzo di alcun agente chimico. Esso è sbiancato con urina di mucca, che ha un grande valore terapeutico (è dimostrato che è in grado di riequilibrare la fisiologia e la psicologia dell’individuo, attivando il sistema immunitario) e non produce inquinamento. Poi viene tinto seguendo le antiche ricette della medicina ayurvedica che prevede l’utilizzo di circa 40 – 60 sostanze naturali (erbe, spezie, fiori, radici e cortecce). Si sta  sviluppando lo stesso metodo per altre fibre come la seta, la lana e la iuta, che per ora non sono ancora in produzione.

Come agiscono questi tessuti

Le micro capsule di sostanze benefiche contenute in questi vestiti entrando in contatto con il calore del corpo, rilasciano molecole che hanno proprietà farmacologiche o semplicemente benefiche che aiutano a perdere tossine e il metabolismo si rafforza. I medici ayurvedici dicono che tra la pelle e il vestito si forma un microambiente che crea effetti sinergici sulla cura di una malattia e agiscono come uno strumento terapeutico.

I benefici dei “vestiti alle spezie”

Oltre ai benefici fisici per chi indossa questo tipo di abiti, vi è una grande ricaduta per l’India: per i  piccoli produttori che vedono riconosciuti i loro sforzi di produrre tutto in maniera naturale ed ecologica, per incrementare lo sviluppo di nuove zone di produzione, per dare lavoro e un riconoscimento del loro ruolo a donne delle zone più disagiate e delle caste inferiori. Infine per ridare vigore alla produzione delle spezie e delle erbe medicinali utilizzate dando benessere ulteriore ai contadini coinvolti. I vestiti prodotti in modo naturale sono naturalmente più costosi, circa il 30%, di quelli prodotti con l’uso della chimica, ma i vantaggi nell’uso sono così evidenti che alcune aziende manifatturiere come l’indiana Reliance o catene di magazzini come l’americana Wallmart e Arvind Mills stanno per lanciare nei loro negozi questi vestiti.