Con il Ramadan i prezzi delle spezie salgono. E’ quanto sta succedendo in Bangladesh, dove un paio di giorni prima dell’inizio del Ramadan i prezzi dei peperoncini verdi sono saliti di circa 5 volte e non sembrano fermarsi. Anche i prezzi dello zenzero e della curcuma sono quasi triplicati.
In particolare quest’anno molti contadini avevano smesso di produrre curcuma, poiché l’anno scorso il raccolto era stato pessimo e avevano avuto grosse perdite con la conseguente scarsità di curcuma sul mercato e un incremento del costo. Anche i prezzi delle verdure sono aumentati tantissimo. L’incremento pare sia dovuto a diversi fattori: il raccolto degli ultimi mesi è stato disastroso, sia in Bangladesh che in Cina e in Vietnam, a causa del clima avverso.
I contadini, che hanno subito nei mesi scorsi numerose perdite, hanno cercato di aspettare a vendere una parte del raccolto perchè durante il Ramadan speravano di ottenere prezzi migliori. E infatti i prezzi sono aumentati, sia perchè durante il ramadan il lavoro in generale rallenta e anche la raccolta delle spezie cala. Inoltre si ha una maggiore richiesta poiché in questo periodo si tende a cucinare di più per i festeggiamenti notturni. In molti Paesi infatti usa, dopo il digiuno diurno, iniziare a mangiare al tramonto e continuare per tutta la notte. Si inizia con un numero dispari di datteri cui seguono almeno tre portate, la maggior parte delle quali prevede l’uso di spezie. Segue una zuppa, la più popolare è quella di lenticchie, ma può essere anche di pollo, avena, frika (fatta con un’intera forma di pane di segale e brodo di pollo), patate. La terza portata è quella principale e di solito è consumata dopo una pausa dedicata alla preghiera del Maghreb; è accompagnata da numerose bevande fredde. Seguono i dolci che in questo periodo sono sempre numerosi.