Spesso questi francobolli sono delle piccole opere d’arte, raffinate illustrazioni botaniche, acquerelli o disegni dai colori delicati, che mettono in evidenza le spezie e le vicende a esse legate. Altre volte sono molto naif e grossolani, ma tutti raccontano una storia legata a un Paese.
La nostra ricerca non ha senz’altro portato alla scoperta di tutti i francobolli con il soggetto che ci sta a cuore, probabilmente ve ne sono molti di più e solo qualche filatelico esperto potrebbe risalire ad essi. Ma noi ci accontentiamo perchè gli esemplari trovati ci mostrano che quasi tutti i Paesi che producono spezie ed erbe hanno prima o poi prodotto francobolli ad esse dedicati. In numero maggiore sono quelli dedicati alle piante aromatiche con anche qualche fatto curioso come la serie pubblicata in Svezia dedicata a salvia, rosmarino e basilico, aglio ed erba cipollina, piante non propriamente della zona, oltre che un altro dedicato all’aneto. L’India oltre che numerose serie dedicate alle spezie comunemente usate e prodotte ha dedicato una serie alla piante officinali della loro medicina tradizionale, alcune delle quali a noi del tutto sconosciute. Sempre allo stesso tema sono dedicati alcuni esemplari della Nigeria e dell’Angola e addirittura una serie dell’Uruguay.
Sempre dalla nostra ricerca abbiamo appurato che in Tanzania nel corso del tempo sono state realizzate diverse serie dedicate alle spezie e soprattutto al chiodo di garofano (che compare anche nella bandiera nazionale). La prima è del 1963: 4 francobolli per ricordare la festa dell’Indipendenza nei quali sono appunto raffigurati dei chiodi di garofano insieme al ritratto del sultano Seyyid Jashmid. Tra il 2007 e il 2009 è stata distribuita una serie limitata “Spices of Zanzibar”, molto ricercata tra i filatelici, che ha per soggetto: cardamomo, vaniglia, zenzero, cannella, pepe nero e peperoncino. Infine ne è stata prodotta un’altra molto naif, dipinta da artisti locali, dedicata ancora al chiodo di garofano e alle sue fasi di raccolta.
Il coriandolo è presente su un francobollo delle Mauritius che raffigura sia i fiori che i semi. La Palestina ne ha dedicato uno al finocchio, le Seichelles alla vaniglia, le Fiji hanno prodotto una serie con noce moscata, vaniglia, pepe e cannella. Saint Vincent, la capitale delle isole Grenadine, ha stampato tre soggetti dedicati a noce moscata, zenzero e peperoncino. La Corea ne ha dedicato uno alla liquirizia. Abbiamo persino trovato due francobolli dedicati all’annatto: uno proveniente dalla Repubblica Dominicana e l’altro dalla Guyana. Ne abbiamo scovati davvero molti con soggetto il mango: da Bangladesh, Samoa, Monserrat, Portogalllo, San Tomé, Giappone, Indonesia. Tutti Paesi dove oltre che un frutto è considerato anche una spezia (amchoor).
Il Portogallo può raccontare una storia molto particolare in tema di francobolli dedicati alle spezie. Esso infatti è stato il primo Paese a pubblicare un omnibus issue, cioè una serie di francobolli concertata con molti altri Paesi su uno stesso tema. Lo fece nel 1898 per commemorare l’anniversario dei 400 anni di circumnavigazione dell’Africa via mare per l’India di Vasco da Gama. 8 soggetti in cui sono raffigurate: le navi, il poeta Luid de Camoes che narrò il suo viaggio, San Gabriele da cui prese il nome la nave di Vasco da Gama, il suo rientro in Portogallo e l’Ordine della Croce di Cristo che contribuì al viaggio.
Ad essa seguirono tre serie sempre dedicate al navigatore. La prima nel 1996 che descrive in sei soggetti la partenza da Lisbona e la lunga tappa di avvicinamento a capo Horn. La seconda è dell’anno successivo per celebrare il cinquecentenario del passaggio di Capo Horn ( 1497). La terza fu emanata nel 1998 ed era dedicata all’ultima tappa del viaggio di Vasco da Gama da Malindi a Calicut e ritorno ed è visivamente la più bella e incisiva anche se tutti sono francobolli molto attrattivi, creati da un famoso litografo portoghese.
Un altro personaggio che abbiamo trovato ritratto sui francobolli è Pierre Poivre, colui che portò la pianta del chiodo di garofano e della noce moscata nell’Ile de France (isole Mauritius) e nell’isola Bourbon (Reunion), delle quali era l’amministratore. Esso è rappresentato in una serie di sei francobolli del 1942 emanati per festeggiare i 300 anni di insediamento dei francesi nell’isola. I francobolli, emessi da Reunion, sono molto pregiati poichè sono” sbagliati”: la presenza di Pierre Poivre è anacronistica poiché egli era alle Reunion nella seconda metà del Settecento e non del Seicento, come rappresentato nel francobollo.
Anche Magellano è stato ricordato su numerosi francobolli tra i quali uno stranamente delle poste ungheresi.
Infine non poteva mancare Cristoforo Colombo, il più rappresentato in moltissimi francobolli di numerosi Paesi, Stati Uniti in testa, seguiti da Spagna e Italia, ma anche delle Bahamas, di Puerto Rico, delle Isole caraibiche Santa Lucia, Saint. Tomè, Saint Kitts e altre ancora.
E infine udite, udite: in Cina, nel 2007 per festeggiare l’anno del maiale, misero in vendita un francobollo grattando la cui superficie si sprigionava l’odore del maiale in agrodolce, mentre leccando la colla sul retro, si poteva anche gustare il sapore. Ma non è il primo: già dal 2000 si producevano francobolli aromatizzati: lo ha fatto il Brasile con uno dedicato al caffè, molti altri paesi con profumi floreali, la Cina con il tè, l’Inghilterra con l’eucalipto e, per restate nel nostro campo, il Lussemburgo in occasione del Natale 2002 ne ha proposto uno alla cannella.