La cucina della Tanzania

Una parte della cucina della Tanzania è simile a quella che si trova in altri paesi dell’Africa orientale, ma con alcune varianti. La carne è consumata molto meno che in altri Paesi vicini e viene riservata a occasioni speciali quali banchetti per matrimoni o altre cermonie. La carne di mucca viene di solito grigliata (nyama choma), pecora e capra sono arrostite. Vi sono numerose eccezioni come il sorpotel, che ha origini portoghesi-indiane ed è un misto di carni bollite (comprese lingua, cuore e fegato) condite con masala, tamarindo e aceto.

La dieta tipica della gente si basa su cereali come il miglio, il sorgo, il mais e il riso. Il pilau, un piatto tipico nazionale che fu introdotto dagli Arabi, è riso condito con molte spezie tra le quali curry, cumino, cannella, chiodi di garofano e peperoncino. Nelle aree agricole gli ultimi anni il governo ha fatto una campagna di informazione per ampliare la coltivazione e l’utilizzo delle patate  dolci  a pasta arancione ricchissime di proteine e adatte a contrastare la povertà delle zone rurali.

I cibi della tradizione

Un piatto nazionale diffuso ovunque è l’ugali, un impasto di farina di mais, cassava e miglio che ha la consistenza di una nostra polenta ed è usato come accompagnamento a stufati di verdura o di carne, o legumi come i fagioli. Lo presentano in una grande ciotola e tutti  si servono da lì. Wali (riso) e vari tipi di pesce cotto con latte di cocco sono l’alimentazione quotidiana per chi vive sulle coste.

I secolari rapporti commerciali con l’India e la Cina si riflettono in numerosi piatti: il curry entra nella composizione di una zuppa molto popolare di fagioli e cocco piccante. Hanno invece origini africane il boku boku– uno stufato cotto due volte: la prima nell’acqua con le spezie e la seconda in un intingolo composto dal fondo di cottura mescolato con il frumento integrale. Il pweza wa nazi (che in Swahili significa polpo con noce di cocco) è polipo bollito nel latte di cocco con curry, cannella, cardamomo, aglio e succo di  lime.

Frutta e verdura, spessissimo coltivate nei piccoli orti di casa, sono abbondanti e molto utilizzate quotidianamente. Un piatto tipico la mchicha è un contorno di spinaci, cocco grattugiato e arachidi o il makubi a base di spinaci, pomodori e burro d’arachidi.  Ovunque per strada vendono le banane fritte (ndizi Kaanga) che piacciono molto ai turisti.

I dolci

Piccoli dolci di riso (vitumba) sono venduti in ogni strada insieme al tè Chai, speziato con zenzero e cardamomo, bevuto a qualsiasi ora del giorno insieme al caffè nero che viene venduto in piccole tazze di porcellana. I succhi freschi di frutta abbondano: mango, ananas, papaia e tamarindo,una spezia coltivata in Tanzania.

Tra i dolci il più popolare è lo spice cake, una pasta tipo frolla con cannella, chiodo di garofano, noce moscata e cioccolato. Mentre ancora di derivazione araba è il pane ai datteri– che la popolazione musulmana consuma alla fine del Ramadan- un dolce fatto con datteri, nocciole, uova e abbondante vaniglia.

Spezie e magia

Proprio  per le radici storiche e la presenza di popolazione multietnica in Zanzibar le spezie sono molto utilizzate anche come medicinali: il peperoncino, lo zenzero e la curcuma sono considerate spezie che scaldano il corpo sia fisicamente che mentalmente e vengono usate per molte malattie o stati della mente che provocano letargia.
Le foglie di curry e la noce moscata, oltre che molto usate nei cibi, sono impiegate per allontanare il Diavolo: una coperta imbottita di foglie di curry viene lasciata in casa in posizioni strategiche, davanti a porte o finestre per impedirgli di entrare. In questo modo si tengono lontani dalla famiglia tutti i mali.
La noce moscata spesso viene usata nelle cerimonie matrimoniali, come afrodisiaco femminile e per questo viene aggiuna in quantità a una specie di porridge. Inoltre noce moscata e fiori sono gli ingredienti di uno scrub utilizzato dalle spose per purificarsi. Dopo il matrimonio, una sposa che vuole conservare il proprio marito ed evitargli “distrazioni” gli preparerà del polipo cotto con noce di cocco e molto zenzero.