Spezie nell’orto

Quasi tutte le spezie vivono nei climi tropicali e sono perciò sono molto difficili da coltivare nel nostro ambiente. Molto più facile è coltivare le erbe aromatiche perchè quasi tutte sono originarie del Mediterraneo. Vi sono alcune spezie però che sono native delle nostre zone e altre si sono nei secoli ben adattate. Queste possiamo provare a farle crescere sul nostro balcone o terrazzo o, se siamo così fortunati da possederlo, in un vero orto. In questo modo avremo la garanzia della qualità delle spezie prodotte da noi e della loro freschezza. Basterà aprire la finestra o scendere in giardino per avere a portata di mano quello che ci serve per cucinare.

Cosa serve

  • Un po’ di pazienza e un po’di tempo, poche ore al mese, da dedicare alle cure delle piantine
  • costanza per annaffiare le piantine tutte le volte che ne hanno bisogno
  • attenzione a quello che succede nel vostro orticello: piante infestanti, terreno troppo duro, cambiamenti del clima
  • pochi euro: i vasi costano da 4 a 8 euro l’uno a seconda delle misure; i semi li trovate nei vivai o online a 1-2 euro, durano 2 anni e quindi servono per due stagioni; terriccio (2 euro per 10 litri) e concime a lento rilascio (qualche euro).

Cosa fare

  • Documentatevi se le piantine che volete coltivare sono compatibili con il vostro clima e con la posizione in cui potete collocarle (sole, ombra, vento, ore di luce)
  • Se non avete esperienza scegliete, per iniziare, piantine già germinate da trapiantare. Se partite dai semi seguite con attenzione le istruzioni (profondità del seme, distanza tra le piante, ecc). Paprika e peperoncino, per esempio, si potranno coltivare semplicemente ponendo i semi su carta assorbente umida per velocizzare i tempi della germinazione, dopodichè li si potrà trasferire in un vaso
  • Ricordatevi di annaffiare verso sera, soprattutto d’estate, bagnando la terra e non la pianta
  • Concimate le piantine almeno una volta ogni due settimane, evitando i ristagni di acqua e facendo bene attenzione alla temperatura esterna
  • In inverno proteggete le piante con una tela porosa che lasci filtrare la luce.

 

Qui di seguito i consigli per piantare le piante delle spezie che crescono più facilmente.

Anice

L’anice (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle ombrellifere  come il coriandolo, il cumino e numerose altre spezie. Di questa pianta si usano soprattutto i semi, che si raccolgono in agosto.

L’anice si può coltivare in vaso o in piena terra, gradisce un’esposizione soleggiata, ma teme le temperature troppo elevate e i venti secchi. I semi vanno piantati in terreno umido a distanza di 20 cm. in tarda primavera. Inizieranno a germinare dopo 15 giorni se il clima è favorevole. Nelle prime fasi di crescita le foglie hanno una forma compatta e la pianta è alta circa 20-25 cm. Prima della fioritura le foglie possono essere consumate fresche o essiccate come un’erba aromatica, hanno un delicato aroma di anice poiché contengono anetolo a basse dosi.
Poi la pianta continua a crescere, le foglie cambiano forma diventando più seghettate e non sono più da raccogliere. Infine, inizia la fioritura con i piccoli fiori bianchi e non appena sfioriscono appaiono i semi, inizialmente verdi e morbidi, che andranno raccolti non appena diventano marroni e la pianta muore, senza aspettare però che cadano da soli. Vanno staccati i rametti con i fiori, lasciati in luogo fresco e ombroso e dopo una settimana sarà facile staccare i semi con le dita. I semi andranno conservati in barattoli di vetro e si possono usare per fare biscotti o pani speziati; piatti a base di formaggio o pesce. Semi e foglie di anice si possono utilizzare anche per fare tisane. La moltiplicazione avviene per seme, in aprile. Mettetele direttamente a dimora nel vaso o nell’orto, poichè l’anice non tollera i trapianti.

Zafferano

La coltivazione della pianta avviene dai bulbi, simili a spicchi d’aglio, che si possono acquistare nei vivai o online. Vanno piantati all’inizio di agosto in terreno argilloso o siliceo che deve avere un ottimo drenaggio. I bulbi, che devono essere di circa 3-4 cm, vanno piantati in vasi abbastanza grandi (40×80 cm), a circa 10-15 cm sotto terra e distanziati tra di loro di almeno 5-8 cm. La piantina, alta 10 cm, sopporta molto bene gli inverni rigidi e le temperature estive, ma non l’eccessiva piovosità, occorre perciò limitarne l’annaffiatura al minimo indispensabile (ogni 3/4 giorni), svuotare sempre l’acqua dei sottovasi, ma assicurarsi che il terreno sia umido.
Alla fine di settembre iniziano a sbocciare i fiori che hanno un colore tra il lilla chiaro e il viola purpureo. Una volta aperti, a differenza dagli altri crochi, non si richiudono e la fioritura e la raccolta dei filamenti avvengono tra ottobre e novembre. Gli stimmi si raccolgono nelle prime ore del mattino o alla sera (quando sono più chiusi): sono tre ma uno solo è quello buono, gli altri due sono detti “femminelle” e non hanno alcun sapore o profumo. Prima dell’uso gli stimmi devono essere seccati al sole. Un anno dopo l’impianto, il bulbo deve essere estratto dal terreno per essere liberato dai bulbi laterali che si sono formati e che possono a loro volta essere messi a dimora, ovvero interrati.

Zenzero

Lo zenzero è una pianta facile da coltivare in giardino e in appartamento e non necessita di cure assidue. Raggiunge circa un metro di altezza, ha uno stelo simile alla canna da zucchero, foglie lunghe e fiori gialli o purpurei e cresce, a ciuffo, molto lentamente, non produce frutti e infatti si moltiplica utilizzando un pezzetto di radice sotterranea, o rizoma, che è anche la parte che si utilizza in cucina. Un vaso di 35/40 cm di diametro può ospitare fino a tre piante, distanziate di 15/20 cm.
La cosa più importante è che il terreno sia di buona qualità, capace di trattenere l’umidità in modo che la pianta non secchi ma, allo stesso tempo, dsia in grado di drenare liberamente per non far marcire tubero e radici.
La posizione migliore è un luogo ombreggiato, senza sole diretto e vento forte. Si prende una radice di zenzero fresco, che abbia piccole gemme a forma di corno, si lascia un pezzo in acqua tutta la notte precedente l’invasamento, per dilavare un eventuale trattamento fatto per ritardare la crescita. Al mattino si pianta in un terreno composto da  50% di un buon compost e 50% di un terreno sabbioso (drenante). Il periodo migliore del trapianto in vaso è il tardo inverno/inizio primavera e il pezzo di rizoma va piantato a circa 10 cm di profondità, con i germogli di crescita verso l’alto. Dovrà essere annaffiato regolarmente evitando ristagni di acqua nel sottovaso. Non dovrà essere concimato con prodotti chimici se si vuole utilizzare lo zenzero in cucina. In tarda estate, quando le temperature cominciano ad abbassarsi, si deve ridurre l’acqua e lasciare seccare il terreno. Durante l’inverno, dal vaso emerge un tratto di tubero lignificato: è il momento di disotterrare la radice che va lavata e lasciata seccare al sole. Un pezzo della radice va lasciato nel vaso o reinterrato e non dovrà essere annaffiato sino all’arrivo della primavera.

Rafano o cren

Il rafano (Armoracia rusticana) è una pianta che ha poche pretese. E’ perenne, ha un bel fogliame verrde scuro e fiorellini bianchi. Va piantato in tarda primavera, quando sono finite le gelate notturne, in un luogo fresco e semi-ombreggiato o anche in pieno sole, ma dovremo avere l’accortezza di annaffiarlo con regolarità. Il terreno sarà arricchito con del compost e lavorato in profondità, per renderlo friabile e permettere alle radici di espandersi facilmente. ll cren si moltiplica facilmente prelevando delle porzioni di rizoma, lunghe 10 cm e provviste di almeno una gemma, mettendole a dimora direttamente in piena terra a una profondità minima di di circa 8-10 cm.
Se seminate più piante, distanziatele di circa 30 cm. La pianta raggiungerà in breve un metro di altezza. Già dal primo anno le radici sono raccoglibili, ma dopo due anni la pianta avrà radici più grosse (anche 30 cm) e, in autunno, sarà il momento di raccoglierle; una volta che è stato ripulito da terreno e radici va consumato fresco perché tende a rammollirsi facilmente, altrimenti va grattugiato e conservato in frigorifero o in freezer. Le giovani foglie si raccolgono in primavera. Il rafano è una pianta poco attaccata dai parassiti, ma è soggetta a marciumi delle radici, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici.

Cumino

Il cumino (Carum carvi) è una pianta biennale che ama le posizioni soleggiate o molto luminose. Si può seminare direttamente in terra o in vaso a primavera in un terreno sabbioso, perchè questa pianta si sviluppa bene in un ambiente particolarmente arido e infatti resiste anche a temperature piuttosto alte.
La pianta, che non richiede molto spazio, si sviluppa in piccoli cespugli, con numerose foglioline ruvide, di forma allungata, verdi; in tarda primavera e in estate producono alcune infiorescenze a forma di ombrello, di colore bianco o rosa, simili a quelle della carota selvatica. In tarda estate produce piccoli semi dal profumo pungente, di forma ovale, molto piccoli. Si semina in primavera interrando a 1 cm di profondità, con una distanza d’impianto di 20 cm. Germina in 10-15 giorni.

Va annaffiata subito dopo la semina e poi solo sporadicamente, incrementando solo nei mesi più caldi dell’anno. Se volete aumentare la fioritura arricchite il terreno intorno alla pianta con del concime organico Le infiorescenze vanno raccolte da agosto ad ottobre, nel momento in cui cominciano a ingiallire e poi messe ad asciugare, ma occorrerà battarle per fare uscire i semi. Se la pianta troverà le sue condizioni ideali si auto disseminerà fino a diventare infestante.

Senape

La senape è facile da coltivare poiché non ha particolari esigenze. Infatti  non richiede terreni particolari, ma si sviluppa meglio in terreni drenati e fertili. La semina della senape si effettua durante il periodo di luna crescente a primavera in piccoli vasetti.  Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm e avranno almeno 4 o 5 foglioline ben formate, vanno trapiantate in terra o nei vasi (meglio se di terracotta) tenendo conto che una pianta richiede un contenitore profondo almeno 30 cm, con diametro minimo di 20 cm. Se il clima lo consente, si potrà anche seminare direttamente a dimora a fine inverno, distanziando i semi di 15-20 cm, e interrandoli a una profondità di mezzo centimetro. Dopo circa sette giorni la piantina inizia a germinare.
Dopo 10-15 giorni dalla nascita, sarà possibile raccogliere le foglie per scopo culinario. Per farla fiorire tutta l’estate, occorre mantenere il terrreno umido e ben concimato con elementi naturali a base di fosforo. I fiori,  una volta appassiti, si trasformano in piccoli baccelli pelosi che contengono 5-6 semi. Quando in autunno questi baccelli diventeranno da verdi a bruni, sarà il momento di raccoglierli e lasciarli essiccare in luogo ventilato, prima di procedere all’estrazione dei semi. Essendo una pianta resistente al freddo, con il nostro clima è possibile seminarla anche in autunno, per raccogliere i semi in tarda primavera.

Aneto

L’aneto (Anethum graveolens) va piantato in vaso o in terra in modo definitivo (non ama essere trapiantato) in tarda primavera o a inizio estate. Il seme va messo mezzo centimetro sotto terra e ogni pianta deve essere lasciata a distanza di 40 cm tra una pianta e l’altra. L’aneto ama i terreni ben drenati, ama il sole e il caldo ma non sopporta la siccità e il vento. Non si deve piantare vicino al finocchio selvatico, perché queste due aromatiche potrebbero ibridarsi (incrociarsi) e l’anno successivo dare vita a piante di qualità inferiore.
Pur essendo una pianta annuale che dovrebbe essere piantata ogni anno, se trova il luogo giusto si comporta come una perenne, autoseminandosi spontaneamente. Per impedire che vada subito a seme è necessario mantenere il terreno umido. Può arrivare a 1 metro di altezza. Le foglie possono essere utilizzate gia dopo due mesi dalla semina  per insaporire insalate, verdure cotte, carni o zuppe. Mentre i semi vanno raccolti quando le corolle diventano marroncine, Queste devono essere tagliate, lasciate essicare al sole e poi, scrollandole, si raccoglieranno i semi.

Peperoncino

E infine il peperoncino che dal sud America è arrivato sino da noi e si è perfettamente adattato al nostro clima. La sua coltivazione è possibile in tutta Italia, è abbastanza facile e può avvenire in casa o all’esterno. Per le istruzioni leggete il nostro articolo a lui dedicato.